Nella notte tra il 9 e 10 novembre 1938 in Germania, Austria e Cecoslovacchia, ufficiali del Partito Nazista, membri delle SA e della Gioventù hitleriana, su istigazione di Joseph Goebbels, scatenarono quella che verrà ricordata come Notte dei cristalli, un pogrom che causò, tra quella notte e i giorni successivi, circa 1500 vittime, molte delle quali Ebrei. Nei giorni scorsi è apparsa su Twitter questa eccezionale testimonianza fotografica. La riportiamo così com’è.

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Dal Twitter di Elisheva Avital

«Oggi cade l’ottantesimo anniversario della Notte dei cristalli.

Un racconto personale. Mio nonno ha combattuto nella Seconda Guerra Mondiale. Non ne parlava mai, quindi non sapevamo molto di quello che gli era successo, ma sulla base della sua uniforme pensiamo che abbia lavorato per l’intelligence.

Ora veniamo a due anni fa. Mio nonno è morto e sto pulendo la sua casa con mia madre e mia sorella. Troviamo un album fotografico. Quando lo apro, ho la sensazione che le mie mani stiano prendendo fuoco.

Nelle prime pagine, fotografie di case di Ebrei mentre vengono saccheggiate: persone in abiti da casa e pigiama. Alcuni stanno sanguinando.

Qui, nazisti sorridenti mentre rubano libri sacri ebraici, che poi verranno bruciati.

Ora si spostano nei negozi.

La sezione successiva è un pugno nello stomaco. Entrano in una sinagoga, fracassano tutto. Tradizionali scialli da preghiera buttati per terra ovunque.

Poi raggiungono l’Arca Santa e la aprono per rubare l’argento e bruciare la Torah. A questo punto i miei occhi si riempiono di lacrime.

Poi versano benzina e bruciano tutto. Non avevo mai visto fotografie dall’interno di una sinagoga data alle fiamme.

A questo punto, prendo alcune delle immagini e ne guardo il retro. Questo è quello che trovo: 10 Novembre 1938. Norimberga.
Un brivido mi attraversa. Quando cerco su Google, scopro che sono i nomi di fotogiornalisti nazisti.

Queste dunque sono foto “dietro le quinte” di nazisti felici, nella furia delle loro azioni, presumibilmente scattate durante la Notte dei cristalli. Quello che stavano facendo appare come COMPLETAMENTE LEGALE.

Diciamo sempre: “mai più”. Ma io non ne sono così sicura.

Per quelli che mi hanno chiesto, ho dimenticato di aggiungere: non abbiamo idea di come mio nonno ne sia arrivato in possesso.

Così invece è come appariva la sinagoga di Fürth dopo l’incendio. Grazie a @shakenbeck che me l’ha segnalata.

Grazie ancora a , questa foto è molto simile alle foto degli interni di Adass Jisroel, a Norimberga . La decorazione della bimah è piuttosto unica e riconoscibile.

Aggiornamento: sono stata contattata da diverse istituzioni che si occupano di memoria dell’Olocausto,  grazie a tutti quelli che mi hanno aiutata.
Al momento, la decisione su cosa fare con le foto è lasciata alla mia famiglia, che è in possesso dell’album. Farò sapere a tutti cosa ne accadrà».